C’è una linea immaginaria, visibile ai nostri occhi, che separa la terra dal cielo, una linea che divide tutte le direzioni visibili in due categorie: quelle che intersecano la superficie terrestre, e quelle che non la intersecano.

Oltre il tangibile, oltre il possibile, oltre il concreto

Questa linea si chiama orizzonte, o anche orizzonte visibile.
Questa linea è il significato della nostra esistenza. Il terrestre e l’etereo.

Ai margini opposti di questa linea c’è tutto l’universo; quello che vediamo e possiamo toccare e quello che possiamo solo immaginare. La nostra libertà risiede proprio in quella linea.
Credere oltre quella linea, immaginare quello che amiamo, quello che vogliamo, quello in cui crediamo, concesso a tutti.
Andare oltre il tangibile, oltre il possibile, oltre il concreto, perchè superato un orizzonte ce ne è sempre un altro ad attenderci, poi un altro, fino all’infinito; cosi si è generato il mondo. L’arte insegna proprio questo. 

Tutta la cultura spende ogni sua azione, piccola o grande che sia, per aiutarci a guardare oltre quella linea. Gli artisti vivono costantemente di fronte a quella linea, o meglio, vivono proprio li, nel mezzo, incastrati a combattere tra immagine e realtà, senza mai abbassare gli occhi, restituendo a noi, sensazioni, emozioni, esperienze, visioni, di quello che incontrano in questo luogo fantastico. Questo luogo, chiamato orizzonte, è il nostro “unico” luogo sicuro, la nostra salvezza.
Ed è qui allora, dove la continua lotta che l’umanità deve affrontare ogni giorno, ci mostra, come la cultura sia l’unico rifugio, dove tutto è possibile, dove altro è possibile. L’arte diviene componente essenziale della vita, diventa una scelta di resistenza oltre che l’unico luogo in nostra difesa.
Ad oggi questo orizzonte visibile, è sempre meno percettibile, scolorisce pian piano; colpa dell’uomo e della parte malata del suo progresso terreno, che ha smesso di tener conto dell’importanza di questa linea, da troppo tempo.
Ma la cultura, tutta, sta impegnando le sue forze per evitare la sua scomparsa. Da qui la battaglia culturale che ci accompagna da secoli, nella storia dell’arte e dei popoli. Non permettiamo a nessuno di cancellare quella linea, finchè possiamo guardare oltre quell’orizzonte, possiamo cambiare, siamo ancora in tempo.

L’edizione 2022 di GemellArte è dunque incentrata attorno a un tema cruciale: HORIZON.
GemellArte è quella linea, che non se ne vuole andare e che vuole essere sempre più evidente.
Chiediamo agli artisti di continuare a combattere per impedire che accada, lasciando il loro segno: per ricordare, sempre, l’importanza di quella sottilissima linea, in grado di generare mondi migliori.

Ma l’HORIZON proposto da GemellArte è anche – e soprattutto – un orizzonte sostenibile.
Con l’edizione 2022 del Festival artistico che mette al centro il tema della Sostenibilità, in tutte le sue declinazioni.

Per questa ragione la sede oggetto dell’intervento artistico di quest’anno che è stata scelta per  GemellArte 2022 e dove verrà realizzerà un’opera di “Street art” – oggetto della call rivolta agli artisti – è stata individuata nelle pareti dell’area della cosiddetta “La Prua sul Nera”, nella zona di Via Carrara/Viale Luigi Campofregoso (zona “Belvedere 13 giugno“).
Con l’opera che andrà quindi ad arricchire ulteriormente un’area del centro cittadino già oggetto di una serie di interventi di riqualificazione del territorio, contribuendo così alla valorizzazione del luogo e, forse, completandone l’operazione di recupero.

L’area di interesse si contraddistingue inoltre per la compresenza di alcuni elementi centrali per lo sviluppo e recupero della città e dalla commistione tra ambiente e centro urbano: nel punto in cui la città è attraversata del fiume, rendendo dominante la presenza dell’acqua, in prossimità a diverse aree verdi e parchi, recentemente rigenerati e nelle immediate vicinanze del polo culturale cittadino, rappresentato dal Museo CAOS, che è partner dell’iniziativa.

LA CALL NAZIONALE 2022

La call per partecipare alle residenze a Terni e a Saint’Ouen è a partecipazione gratuita, aperta fino al 20 settembre ed è indirizzata a tutti gli street artisti contemporanei, a livello individuale, residenti in Italia e in Francia, all’interno dell’Ile-de-France. Non ci sono limiti di età. 

Per concorrere alla selezione a cura delle Commissioni di valutazione incaricate nel Paese ospitante, bisogna inviare un portfolio in formato pdf contenente: selezione di lavori; breve biografia; statement; proposta progettuale che indichi gli intenti dell’artista (pratici e concettuali); link di eventuali pagine di promozione dell’artista; riferimenti (numero telefonico e indirizzo e-mail). 

La call si rivolge dunque agli artisti che, partendo dalla propria ricerca, vogliano realizzare un’opera murale, site-specific, in grado di permeare la realtà cittadina, inserendosi al meglio nel contesto so- ciale e culturale del luogo. L’artista avrà quindi modo, durante la residenza, di conoscere, scoprire e approfondire gli aspetti principali, a livello artistico e culturale della città. 

GIURIA E ORGANIZZAZIONE

Gli artisti verranno selezionati da due commissioni, che possono annoverare fra loro importanti per-sonalità del mondo della cultura e dell’arte, oltre che referenti istituzionali delle due città protagoniste del festival. 

A CHI SI RIVOLGE

La call è rivolta a tutti gli artisti con esperienza o competenza dell’ambito della Street Art residenti in Italia, all’interno dell’intero territorio nazionale, e in Francia, all’interno dell’Ile-de-France. Non ci sono particolari limiti di età né ulteriori restrizioni. 

TIMING

Call per artisti:
20 agosto – 20 settembre 

A TERNI:
residenza artistica: 4-14 ottobre 2022
vernissage: sabato 15 ottobre 2022 

A SAINT’OUEN:
residenza artistica: 11-21 ottobre 2022
vernissage: sabato 22 ottobre 2022