Le cinquine dei finalisti

Le due commissioni di valutazione del festival Gemellarte si sono espresse, selezionando le due cinquine di artisti in lizza per le residenze di maggio al  Caos – Centro arti opificio Siri di Terni e alla Galerie Mariton di Saint Ouen.

Per l’Italia sono stati selezionati:

ANDREA ABBATANGELO (Vincitore della Residenza a Saint’Ouen) – Nato a Terni il 15 Luglio 1981, vive e lavora a Londra. Fra i suoi progetti più rilevanti si segnalano la serie di performance “Current Mood”, presentata nel 2012, a Kassel, per le sessioni live performance di Documenta 13 e curata dal collettivo americano Critical Art Ensemble, e “Project RadioLondon” (2015-2018) consiste in una serie di sculture sonore e installazioni sonore site specific che formano una galleria di ritratti di artisti che si sono spostati dal sud e dall’est al nord Europa. Il progetto è stato presentato e supportato da istituzioni pubbliche e private, tra le quali: Villa Arson, Nizza (2015); Manifesta 11 al Cabaret Voltaire, Zurigo (2016); Catinca Tabacaru Gallery, New York e Harare (2018); Terni Festival (2018).

VALERIO BELLONI – Artista e ricercatore artistico, con una laurea in Belle Arti presso l’Alta Scuola d’Arte e Design di Ginevra, è vincitore del New Heads Art Awards 2012 (Fondazione Bnp Paribas) con “MacGyver Manifesto” (in collaborazione con Yael Maim) e nel 2018 ha prodotto “Divenire Suono”, una ricerca sul processo di “sonificazione” di un testo esposto in Research Catalogue, “Le Parler Des Pas Perdus”, inspirato da “L’Invention du Quotidien” di Michel de Certau e “Striature” da “Mille Plateaux” di Gilles Deleuze e Felix Guattari.

CRISTIANO CAROTTI – Nato a Terni nel 1981. Attualmente vive e lavora a Roma. La ricerca di Cristiano Carotti si concentra sul potere aggregativo dei simboli tra le comunità. Attraverso dipinti, ceramica e installazioni, Carotti ridisegna archetipi e feticci contemporanei, utilizzando un linguaggio personale tra l’antropologia e l’estetica post-internet. Tra le sue opere più importanti ci sono “Blackswallow V14”, installazione site specific allo Squero di San Trovaso a Venezia (2015), “Dove sono gli ultras”, alla White Noise Gallery project at One Contemporary di Venezia (2017) e “Stessa Spiaggia Stesso Mare” alla White Noise Gallery di Roma (2018).

CHIARA FANTACCIONE – Chiara Fantaccione nasce nel 1991 a Terni. Partecipa a diverse mostre collettive e due residenze d’artista, la prima nel 2017 presso l’Opificio della Rosa, nel Castello di Montefiore, come vincitrice del premio indetto dalla Fondazione Renate Herold Czaschka, la seconda come project keyholder per due mesi presso l’East London Printmakers di Londra. La sua ricerca verte sull’utilizzo contemporaneo dell’immagine e della tecnologia e sulla loro sovrapposizione alla realtà. Non quindi come supporto, ma come oggetto stesso dell’opera. Attualmente lavora come artista a Roma presso Spazio In Situ, artist runspace collocato nella periferia della capitale.

GIOSUÈ  QUADRINI – Nato nel 1982 a Terni, Giosuè Quadrini dipinge e scolpisce dal 2009. Dal 2010 espone le sue opere presso la Galleria Forzani a Terni mentre risale al 2011 la sua prima personale. Dal 2012 al 2014 è presente in numerose collettive e nel 2015 è artista selezionato dal Caos – Centro Arti Opificio Siri per una residenza d’artista della durata di due mesi che si conclude con l’installazione “Xenia”, Una sua opera è selezionata per l’ex Sala delle Borse di Perugia, nell’ambito del progetto teatrale “Pavone” a cura di Franco Profili. Nel 2016 ha tenuto una nuova personale, intitolata “Macchine da guerra”, alla Galleria Forzani, dove è tornatp nell’aprile 2018 con l’esposizione “Lì dove sei”.

Per la Francia sono stati selezionati:

CAMILLE BEAUPLAN (Vincitrice della Residenza a Terni) – Nata nel 1984, Camille Beauplan si confronta per la prima volta con l’ambiente urbano al suo debutto alla Scuola delle Belle arti di Bordeaux. Le domande che riguardano la società diventano presto i soggetti dei suoi dipinti. Convalida un DNSEP e prosegue i suoi studi in Estetica dell’Arte a Parigi. Insegna arti visive dal 2009 al 2016. Ora è dedita esclusivamente alla pittura.

MEDERIC BOLLIN – Nato nel 1963 a Maisons-Alfort nella Val de Marne, dopo aver studiato alle Belle Arti di Parigi, ha lavorato allo sviluppo della sua pittura, in particolare alla pratica dell’incisione su legno. L’espressione della sua pittura è un misto di classicismo unito a una certa brutalità primitiva, soprattutto nella fattura e nella scelta dei colori. Il suo universo poetico ricorda un paradiso perduto, e i suoi personaggi sono presi in prestito dal candore e dalla franchezza. Le sue armonie colorate sono equilibrate nonostante la purezza dei colori. L’incisione su legno permette di esprimere l’espressività del suo disegno e di concordare con la sua anima di solidità e forza nella rappresentazione.

SOPHIE CARLIER – Nata ad Amiens nel 1964, dopo aver studiato sociologia e cinema, ha fatto un piccolo montaggio su documentari, una foto della PAC… Ma è da un viaggio nel 1999 con un convoglio umanitario in Albania che decide di diventare fotografa. Nel 2001 è tornata nello studio fotografico Reflexe e in seguito, nel 2003, e si è unita al bar collettivo Floreal dove inizia una nuova avventura da artista.

LAURENCE HOCHIN – Artista collagista, risiede a Saint-Ouen da 12 anni. Lavora al collage di volantini, riviste, giornali e si identifica pienamente con la sua città in questa tradizione di riciclaggio (tra mercati delle pulci, “biffins” e altri negozi di cianfrusaglie tipici del posto). Le piace deviare il materiale usuale e volgare per trasformarlo in qualcosa di artistico, un desiderio fondamentale di trascendere il reale e di integrare universi diversi, trovando il suo universo più interiore, più sensibile. Questo permette di proporre una composizione che assomiglia a un dipinto ma solo a prima vista, mentre a una seconda occhiata appaiono immagini, segni, loghi e piccoli strizzatine d’occhio.

LIONEL PARLIER – Attore, regista di teatro e opera, pedagogo, organizza corsi che riuniscono cantanti e attori. Dal 1994 al 1998, ha diretto un laboratorio di ricerca e sperimentazione che ha riunito una sessantina di attori professionisti. Dal 1999 al 2002 è stato nominato direttore artistico del Festival della Luzège in Haute-Corrèze, festival di teatro, opera, danza e arti plastiche nelle zone rurali. Insegna al Conservatorio Nazionale delle Arti e Mestieri (CNAM) e attualmente all’Ecole Normale Supérieure (ENS rue d’Ulm), all’università di Parigi 8 Vincennes – Saint-Denis e all’Academie Fratellini (Centro di educazione superiore per le arti circensi). Ma è anche un pittore, designer e incisore.